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Errori comuni sull'alimentazione

Gli errori più comuni sull’alimentazione del cane – le risposte dei nostri esperti.

Qual è l’alimento ideale per i nostri amici a quattro zampe? Questo è da sempre l’argomento più discusso fra i proprietari. Dal sentito dire alla ricerca sul web, la realtà è che non esistono il “buono” o il “cattivo” nell’alimentazione del cane. Qualsiasi tipologia di alimentazione adottiate (crudo, cotto, secco, umido..) potrà andare bene per l’animale, ma solo se adeguatamente studiata ed adattata. Ecco alcune verità e alcune credenze sull’alimentazione del cane.

Errore n. 1: i cani hanno bisogno di una grande quantità di carne nella loro dieta perché discendono dai lupi.

I cani non sono più animali selvatici da molto, moltissimo tempo. Questi animali si sono splendidamente adattati alle nostre abitudini, anche alimentari, e questo li allontana enormemente dalla vita dei lupi. Per esempio, il lupo deve percorrere circa 100 km per procurarsi del cibo. Il nostro cane domestico, nella sua intera giornata, non percorre mai più di 7-10 km. Una dieta particolarmente ricca di carne o con un eccesso di componenti nutritivi rischia di superare di gran lunga il fabbisogno del cane, danneggiando sia reni che fegato.

Errore n. 2: i cereali sono ingredienti economici di scarsa qualità e possono provocare allergie alimentari.

I cereali – riso incluso – sono un bene di prima necessità sia per il cane che per l’uomo. I cereali forniscono importanti oligoelementi e vitamine uniti a carboidrati, proteine e fibre alimentari. Poiché i cani metabolizzano i carboidrati molto più velocemente delle proteine e dei grassi, i cereali rappresentano una rapida fonte di preziosa energia.

Errore n. 3: un’alta percentuale di carne in un alimento è sinonimo di qualità.

Il cane non è un lupo, e a differenza del suo antenato non necessita di dosi elevate di proteine animali. Oltre a ciò, esistono diverse opinioni sul significato delle parole “carne” e “contenuto di carne”: ad oggi non esiste un metodo universale per il calcolo del contenuto di carne in un alimento, ma vi sono prove scientifiche del perché gli animali anziani o malati non dovrebbero assumere grandi quantità di carne. Un’elevata percentuale di carne non può essere pertanto utilizzata come criterio di qualità senza ulteriori approfondimenti.

Errore n. 4: la BARF è la dieta migliore per un cane.

Ad oggi non è scientificamente provato che l’alimento crudo abbia effetti positivi sull’organismo del cane. Chiunque opti per questo metodo di alimentazione deve essere consapevole del fatto che è difficile fornire al cane gli stessi identici nutrienti di una preda in natura e combinare, al contempo, le giuste quantità di ogni singolo nutriente di cui necessita. Tuttavia, calcolare e misurare minuziosamente è l’unico modo per far sì che il vostro amico a quattro zampe riceva il fabbisogno corretto di sostanze nutritive. Se desiderate adottare la dieta Barf, vi consigliamo di farvi seguire da uno specialista.

Errore n. 5: i prodotti di origine animale non sono altro che materie prime di scarsa qualità.

Le leggi in materia alimentare stabiliscono in modo preciso cosa può e non può essere usato per produrre pet food - in particolare da animali appena macellati. I prodotti di origine animale non possono contenere componenti nocivi per la salute degli amici a quattro zampe, come ciò che è contenuto dello stomaco. Nel pet food troviamo solo preziose proteine di origine animale come lingua, cuore, fegato e stomaco. L’utilizzo di tutte le parti dell’animale è un’ottima soluzione sia dal punto di vista etico, sia per il benessere dell’organismo animale.

Errore n. 6: la polpa di barbabietola è sinonimo di zucchero.

La polpa di barbabietola contenuta nei nostri alimenti secchi viene privata della maggior parte dello zucchero prima dell’uso. Questo prezioso ingrediente è quindi povero di zucchero e contiene un’alta percentuale di fibre importantissime per il processo di digestione. Un cane che pesa 20 kg assume solo 0,5 g di zucchero in 250 g di alimenti. Per questo motivo, la polpa di barbabietola è un ottimo componente nutrizionale anche nella dieta di un animale diabetico.

Errore n. 7: i prodotti spremuti a freddo sono migliori perché i loro nutrienti non evaporano a causa delle temperature elevate dei macchinari.

Il processo di estrusione utilizza sì temperature elevate, ma solo per breve tempo. Il principale vantaggio del calore è l’ottima pregelatinizzazione dei nutrienti contenuti nella crocchetta; rappresenta inoltre una solida barriera contro una possibile contaminazione batterica. Il processo di estrusione non diminuisce in alcun modo il livello di qualità delle materie prime contenute nella ricetta. Vitamine, oligoelementi e minerali non presenti a sufficienza negli ingredienti allo stato naturale devono essere integrati, in entrambi i metodi di miscelazione, per poter garantire il fabbisogno nutrizionale adatto alla specie.

Errore n. 8: i sottoprodotti di origine animale sono ingredienti di scarsa qualità.

Il termine "sottoprodotto" viene usato per designare ciò che rimane delle carcasse degli animali una volta rimossa la porzione muscolare, e non perché queste parti siano inferiori in termini di qualità, sicurezza o dal punto di vista nutrizionale.
I sottoprodotti, principalmente visceri e frattaglie, forniscono generalmente più nutrienti rispetto al tessuto muscolare e sono componenti importanti (e persino prelibati) delle nostre diete… tant’è vero che in passato erano comunemente utilizzate anche dai nostri nonni!
Nonostante circolino numerose leggende metropolitane sulla produzione e composizione dei sottoprodotti, esistono in realtà delle definizioni legali rigorose di ciò che può essere incluso in questo termine: la definizione normativa dei sottoprodotti dei mammiferi esclude espressamente peli, zoccoli, corna, cascami di pellame e contenuto intestinale, nonché qualsiasi cosa che non faccia parte della carcassa.
Altre preoccupazioni sui sottoprodotti possono derivare dal fatto che alcuni (ma non tutti) i sottoprodotti sono trasformati in polveri o farine. La trasformazione produttiva (rendering) è il processo di cottura di un ingrediente ad alte temperature per separare il grasso e le proteine. Il prodotto finale è una polvere ricca di proteine che può essere facilmente conservata, trasportata e incorporata in alimenti secchi per animali domestici.
La qualità del prodotto finale può naturalmente variare, come per tutti gli ingredienti, ma non può essere stabilita a priori, soprattutto dalla sola lettura dell'etichetta. A questo proposito, è molto importante selezionare i produttori che adottano rigorosi standard di controllo della qualità delle materie prime e che selezionano solo ingredienti di alta qualità, anche quando si tratta di sottoprodotti.
Un ultimo aspetto, ma non meno importante, è che l’utilizzo di sottoprodotti dell’industria alimentare per il pet food è di estrema importanza in un’ottica globale. In primo luogo impedisce di sprecare dal 30% al 50% circa dell’animale macellato (vedi immagine), e in secondo luogo limita i prodotti di scarto che altrimenti andrebbero eliminati in altro modo, con un conseguente aumento dei costi e soprattutto dell’inquinamento ambientale.
In conclusione, non bisogna essere prevenuti verso i sottoprodotti perché oltre ad essere ingredienti sicuri, nutrienti e bilanciati sono una grandissima risorsa per l’ambiente e la sostenibilità globale.

Errore n. 9: pulire i denti del cane non serve.

In generale, è sempre consigliabile prestare attenzione alla cura dei denti del proprio cane poiché problemi dentali e tartaro possono causare gravi conseguenze col passare del tempo: i batteri contenuti nella placca infiammano le gengive che, a lungo andare, si ritirano con il rischio di caduta dei denti. Tuttavia, i batteri non solo causano danni locali alla bocca, ma possono anche circolare attraverso il sangue verso organi come il fegato, i reni, il cuore e i polmoni, con il rischio di danneggiarli. Quindi, come fare per prevenire possibili problemi dentali nel cane? Possibilmente, bisognerebbe abituare il cane alle cure dentali fin dalla tenera età. Per pulire i denti del cane si può usare uno strumento da dito, per esempio, oppure spazzolargli i denti con uno spazzolino e un dentifricio speciale per cani. Con il tempo, tuttavia, può accumularsi del tartaro: per questo motivo è necessario sempre rivolgersi al veterinario per valutare una pulizia professionale.

Bei einem jungen Hund werden vom Tierarzt die Zähne kontrolliert

Fonti

Kohn, B., Schwarz G.: Praktikum der Hundeklinik. 12. Ausgabe, Thieme 2017
Meyer, H., Zentek, J.: Ernährung des Hundes: Grundlagen – Fütterung – Diätetik. 6. Auflage, Enke 2010